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I TAFONI

Nel territorio comunale di Calanna si trovano i “Tafoni”, veri e propri colonnati di arenile disegnati nei secoli dagli agenti atmosferici, formazioni dalla geologia talmente particolare da ricordare quella dei famosi “Camini delle Fate” in Cappadocia, la regione anatolica a nord della Turchia.

L’etimologia della parola “tafoni” potrebbe venire dal greco taphos (tomba), parola che in lingua corsa confluisce anche in taffoni e taffonare (finestre, perforare).

Questi giganteschi blocchi di arenile, plasmati in forma di colonne dall’azione degli agenti atmosferici nel corso dei secoli, ricordano le diffuse geologie chiare, marno-sabbiose, diffuse in tutto il Bacino del Mediterraneo (calanchi, ecc.), il cui candore crea un contrasto magico con lo sfondo del mare e la vegetazione circostante.

Da vicino è possibile distinguere piccoli resti fossili incastonati nelle pareti (pectinidae).

La storia dei Tafoni di Calanna è interessante perché intreccia in maniera armonica paesaggio naturale e l’insediamento dell’uomo, infatti tra Otto e Novecento, la comunità ha utilizzato i tafoni e le cavità più o meno naturali che si aprivano al loro interno, come riparo per i pastori e i loro animali, oltre che rifugi nel corso delle grandi guerre.

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