L’ultima avventura militare vissuta nel 1862 da Garibaldi, al grido di “Roma o morte” si è svolta proprio in Aspromonte.
Infatti, con i suoi fedelissimi intenzionato a risalire la penisola per liberare Roma dal papa e dai francesi, vengono bloccati da una trappola del neonato esercito italiano. Il 29 agosto dopo lo sbarco in Calabria i garibaldini sono bloccati in Aspromonte, proprio nella grande pineta di Sant’Eufemia in località “Forestali”, Garibaldi viene ferito ad una gamba e arrestato dalle truppe dell’esercito regolare italiano.
Il mausoleo, ricostruito nel 1965 in sostituzione del precedente, oltre ai resti dei cinque soldati e dei sette garibaldini caduti nel corso della battaglia, conserva una lapide commemorativa dell’evento e cimeli risorgimentali d’epoca.