L’amore di Cosoleto per San Rocco trova la sua massima espressione nel Santuario che si trova nella frazione di Acquaro. Una struttura imponente che attrae molti fedeli soprattutto nei giorni della celebrazione del santo che avviene il 16 agosto e l’1 novembre quando la statua viene portata in processione tra la gente.
Non si hanno certezze sulla costruzione del santuario di San Rocco. La sua nascita si perde nella leggenda. Una nobildonna proveniente da Montpellier, paese di origine del santo, giunse a Cosoleto in cerca di un po’ di pace e ristoro.
Fu ad Acquaro che la signora trovò tutto questo e, per ringraziare sia il santo che la popolazione, decise di erigere il santuario in onore di San Rocco finanziando i lavori. Un dato certo però c’è. La chiesa che conosciamo oggi è stata costruita fra il 1926 e il 1932.
C’è un’altra leggenda che lega Cosoleto a San Rocco e riguarda la sua statua. Questa venne realizzata da alcuni pastori che, appena terminata, la trasportarono a Sinopoli perché questi erano i patti iniziali. Tuttavia, il giorno seguente al viaggio, la statua di San Rocco venne trovata nel posto in cui era stata scolpita. A Cosoleto. I fedeli hanno interpretato tutto ciò come il forte amore del santo per il paese.
La statua è ancora lì, nel santuario di Acquaro, in una nicchia alta sei metri dalla quale, allo scoccare della mezzanotte del 16 agosto, scende nel centro della chiesa grazie ad un binario speciale chiamato farmiculare. Un trasferimento accompagnato dalle preghiere, dai canti e dagli applausi dei fedeli. La statua resta qui fino all’1 novembre quando, alle ore 12, risale nella nicchia facendo il percorso inverso. È in queste due date che il culto di san Rocco raggiunge i suoi momenti più alti.
Il santuario di San Rocco in Acquaro è stato costruito con uno stile barocco e si trova alla fine di una lunga scalinata.Intorno alla chiesa, c’è il percorso che la statua del santo effettua durante la processione. Una strada in pietra che circonda il santuario ai cui lati sono rappresentate le stazioni della Via Crucis di Gesù.
Guardando il santuario, l’occhio si ferma sul campanile e sulla facciata con il suo rosone e una serie di leseni. All’interno ci sono tre navate e quella centrale termina con abside con cupola. Ai muri, dipinti raffiguranti la vita di san Rocco e non può restare invisibile agli occhi del visitatore l’organo a canne sulla porta della chiesa.