Uno dei più interessanti Monasteri Ortodossi presenti nel Sud Italia è finalmente giunto a noi dopo importanti restauri nell’ottobre del 2005. Dedicato ai Santi Elia e Filarete, rappresenta una rinascita importante e un riconoscimento effettivo dell’ortodossia nel Meridione.
A circa 2 km da Seminara, il Monastero è accolto nella vecchia Valle delle Saline (Piana di Gioia Tauro), si trova nella parte bassa del centro abitato, con gli ulivi che fanno da sfondo a una ricostruzione perfetta: custodisce i tesori preziosi degli affreschi interni – tradizionali ortodossi – presenti nel Katolikòn, ricostruiti dopo il terremoto del 1693 assieme alla Chiesa. Furono completamente abbandonati per secoli e recuperati recentemente grazie all’intervento del Patriarcato di Costantinopoli e al contributo della Provincia di Reggio Calabria.
Pur essendo stato luogo di culto latinizzato per moltissimi secoli, il Monastero Ortodosso di Seminara è dedicato in primis a Sant’Elia di Enna, il santo della chiesa indivisa. Elia rappresenta il forte radicamento della cultura ortodossa nel territorio calabrese e, più in generale, nel Meridione. Il Santo, infatti, professando infinito amore per la sua terra, volle essere sepolto proprio a Seminara. Elia fu anche riconosciuto grande rappresentante della vita monastica sia a Roma che a Costantinopoli, è quindi questo il perché costruzione di un Monastero Ortodosso. Negli anni dopo il terremoto, il Monastero fu dedicato dai latini a San Filarete.
All’interno sono stati realizzati degli affreschi di rara bellezza da un frate ortodosso, padre Basilio, giunto appositamente dalla lontana Grecia per abbellire la struttura sacra, realizzata seguendo la tradizione ortodossa che impone l’utilizzo di materiali del luogo. Sono stati adoperati mattoni, tegole, cotto e pietra di San Lucido valorizzando al massimo tutta la produzione del luogo.