La SudTrek è un’associazione senza scopo di lucro iscritta nel Registro delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e affiliata alla FIE (Federazione Italiana Escursionismo), che si impegna ad avvicinare, conoscere, rispettare e difendere la natura, rivalutando quelle capacità di percezione e di relazione dell’uomo che le abitudini di vita moderne hanno assopito.
L’A.S.D. SudTrek predispone un programma annuale di uscite collettive in montagna di difficoltà compresa fra l’escursionismo turistico ed alpinistico (difficoltà T, E, EE, EAI), ciascuna organizzata e condotta da uno o più dei suoi componenti.
Tra i suoi obiettivi la SudTrek si pone di insegnare ai propri Soci e frequentatori a camminare e a sviluppare la capacità di organizzare autonomamente un viaggio a piedi, oltre che di far conoscere la disciplina del trekking ai i bimbi delle scuole.
IL TRACCIOLINO AL TRAMONTO
L’escursione si svolge lungo un percorso ad anello con panorami mozzafiato, immerso nel verde e a picco sul mare della Costa Viola, di fronte all’imbocco dello Stretto e alle Isole Eolie, con la speranza di poter ammirare in chiusura di giornata un intenso tramonto infuocato.
Il sentiero del Tracciolino, sfruttando e ampliando tratturi ad uso agricolo preesistenti, fu realizzato nel XVII secolo per costruire un’opera di ingegneria idraulica di captazione delle acque per caduta naturale lunga circa 8 Km e mezzo che portava a Palmi l’acqua dalle sorgenti dell’Olmo, nei pressi di Ceramida di Bagnara.
L’escursione “Il Tracciolino al tramonto”, partendo dalle Tre Croci di Monte Sant’Elia, scenderà lungo un ripido sentiero ricoperto di foglie che attraversa un castagneto per quasi 2 Km, dal quale si scorgeranno incantevoli vedute sulla cittadina di Palmi.
Una volta usciti dal bosco, si intercetterà a circa 300 m s.l.m. il sentiero vero e proprio del Tracciolino. Il terreno in questo tratto sarà prevalentemente roccioso e con una leggerissima pendenza in salita, da qui si potrà ammirare la baia della Marinella e, dopo aver superato un delizioso antico ponticello in pietra senza alcun parapetto, che i più timorosi potranno evitare passandolo a monte, si attraverserà un fitto bosco e si giungerà in una radura sopra Cala Leone, dove è presente un bivio che riconduce alla sommità, in prossimità del Centro Ambesi, da dove si seguirà un sentiero parallelo a quello dell’andata, ma molto più largo e a una quota d’altezza di circa 300 m più in su, fino ad arrivare alla Fonte Scrise per poi immettersi nella pineta finale che ricondurrà alle Tre Croci, non prima di soffermarsi a vedere “la pietra del diavolo”. Luogo dove la tradizione vuole che Sant’Elia, raccolto in meditazione durante una pausa del suo lavoro per edificare una chiesa su quel monte, venne tentato dal diavolo con un sacco pieno di monete d’oro affinché non continuasse; il santo, rifiutando, intraprese una colluttazione col diavolo e lo scagliò contro una roccia sulla quale sarebbero visibili i segni dell’impatto, dopodiché lanciò anche il bastone del demone che raggiunse l’antistante isola vulcanica di Stromboli, dove il diavolo andò a ritirarsi senza mai più farvi ritorno e il fumo che spesso si alza dalla cima di Stromboli testimonierebbe ancora la presenza al suo interno del diavolo fumante di rabbia per la sconfitta rimediata nel confronto col santo.
Lungo tutta l’escursione si potrà ammirare una ricca gamma di macchia mediterranea, soprattutto: felci, ginestre, origano, finocchietto selvatico, pini marittimi, castagni e viti, quest’ultime coltivate nelle famose armacie, ovvero i muretti a secco dei terrazzamenti, per produrre vini pregiati quali il gaglioppo, lo zibibbo e la malvasia.
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