Fondato molto probabilmente verso la metà del XIV secolo, come casale della Baronia di Fiumara, ne ha seguito le sorti feudali con alterne fortune.
Il terremoto del 1783 aveva lasciato il paese quasi indenne; idem per quello del 1894. Ma lo stesso non avviene nel 1908. All’alba di quel 28 dicembre, le scosse sismiche provocano 404 morti: un terzo della popolazione; le restanti persone sono quasi tutte più o meno gravemente ferite. Il paese è totalmente distrutto, e sarà una colonna della Croce Rossa di Bergamo, occasionalmente inviata fra quelle macerie, a portare i primi, provvidenziali soccorsi.
La parrocchiale di San Giorgio, la cui costruzione risaliva ai primi anni del XVII secolo, è demolita. Al suo posto sorgerà una chiesa baraccata, caratteristica per il suo campanile dotato d’orologio e banderuola di latta per il vento, che ancor oggi si può vedere. La nuova chiesa sarà ricostruita nel 1968.